GUIDA KITESURF/5 L'equipaggiamento fa la differenza.
Per non avere sorprese che rovinino la nostra uscita o addirittura la interrompano, è utile considerare le soluzioni migliori che offre il mercato.

Oltre alle vele e alle tavole, completano l’equipaggiamento base del kiter il trapezio, la muta, il salvagente e il casco.
Il trapezio è l’imbragatura con la quale saremo agganciati alla vela, e riceve tutte le sollecitazioni del kite trasmettendole al nostro corpo. Dovrà risultare assolutamente robusto e confortevole. Controllate in particolar modo che i sistemi di chiusura permettano di agganciarsi in modo rapido e sicuro. Durante le fasi di apprendimento sono da preferire i modelli a seduta, con cosciali da agganciare anche intorno alle gambe, in quanto non salgono fino al torace come spesso succede invece con i modelli a fascia. Al momento dell’acquisto i trapezi vanno sempre provati agganciandosi e simulando la trazione del kite per verificarne il confort. Accertiamoci che i cosciali non siano fastidiosi all’inguine e che il gancio di metallo non salga sopra le protezioni.
La muta
Non sottovalutate mai l’importanza della muta: il nostro corpo perde continuamente calore per effetto dell’evaporazione del sudore, del vento e dell’acqua, e anche da esperti potremmo essere costretti a rimanere in acqua a lungo a causa di rotture impreviste dei materiali. La muta in neoprene è necessaria per proteggersi dal freddo, ma anche per attutire eventuali urti e abrasioni contro la tavola. Una muta della giusta taglia, confortevole e di buona qualità, ci permetterà di muoverci agevolmente e di rimanere sempre caldi, trasformando lo sport in puro divertimento.
A seconda della temperatura dell’acqua, possiamo optare per una muta shorty con maniche e gambe corte, o per una muta lunga che ci protegga anche braccia e gambe. Lo strato di neoprene è solitamente più spesso sul busto e più sottile su maniche e gambe, e viene indicato con dei numeri che rappresentano i millimetri di spessore: una muta 5/3 ha quindi 5 mm di neoprene su pancia e schiena, 3 mm su gambe e braccia. Alcune mute hanno cuciture e cerniere particolari che impediscono quasi totalmente all’acqua di penetrare, ma ovviamente perdono il loro potere isolante al primo taglietto. Possiamo prolungare la vita della nostra muta indossando sopra la muta stessa una maglietta di lycra e dei pantaloni leggeri. Piccoli taglietti o abrasioni si riparano abbastanza facilmente con prodotti appositi (neoprene liquido, colle speciali).
Esistono anche tute stagne in goretex o altri tessuti, molto leggere, completamente impermeabili, sotto le quali è possibile indossare normali indumenti in felpa o pile, e che quindi permettono di affrontare anche temperature dell’acqua anche molto rigide.
In condizioni particolarmente fredde, si possono indossare sotto la muta speciali corpetti in neoprene, metallite o in altri tessuti isolanti, nonché guanti e calzari.
Se abbiamo la fortuna di praticare kitesurf in zone tropicali o comunque dove la temperatura è davvero molto calda, possiamo fare a meno della muta, ma è necessario indossare dei pantaloncini e maglietta per proteggerci dal sole e dallo sfregamento del trapezio. Le magliette in lycra, ormai diventate un accessorio d’uso comune, sono nate proprio con lo scopo di proteggere dai raggi solari.
Giubbino e casco
Il giubbino salavagente è obbligatorio in quasi tutte le spiagge italiane. Scegliamolo del tipo omologato CE, anche per non incorrere in possibili multe. Un buon salvagente deve essere abbastanza aderente per non “ballare” troppo una volta in acqua, ma sufficientemente comodo per permetterci di respirare e muoverci liberamente. Ricordatevi di provarlo indossando anche il trapezio . Ci sono modelli studiati specificatamente per il kiteboard, con imbottiture che proteggono dall’impatto con l’acqua o con la tavola in caso di cadute, o con il trapezio incorporato.
Elmetto o casco: al momento non esiste una norma generale che obblighi all’uso del casco, se non quella del buon senso: abbiamo già visto infatti che l’uso del casco diventa indispensabile quando si utilizza il leash di sicurezza della tavola. Alcune Capitanerie di Porto o amministrazioni locali hanno emanato delle ordinanze prescrivendone l’uso ai kiters: sempre meglio informarsi prima di uscire in uno spot che non conoscete.